Matteo Piccioni ci ha guidato in una mostra dal taglio particolare (doveroso per un artista come Picasso). Circa ottanta opere tra dipinti, disegni, sculture, collage e fotografie che ripercorrono l’evoluzione del complesso rapporto fra l’artista spagnolo e la Francia, collegando la vicenda umana alla dimensione politica.
Non una mostra cronologica dunque, ma la focalizzazione sul variegato mondo di conoscenze e amicizie, i poeti e scrittori Max Jacob e Guillaume Apollinaire, il mercante d’arte Vollard, l’amico-rivale Matisse… Una particolare storia del vivere quotidiano che si fonde con quella grande dei due conflitti mondiali passando per la guerra civile spagnola, ispirazione del sommo capolavoro “Guernica”.
Il fil rouge che la mostra mette in evidenza è dunque il rapporto inquieto con la Francia, in cui visse lunghi anni, sempre da “straniero” e che suggerisce nessi con l’epoca attuale in cui estremismi, intolleranze e violenze sembrano purtroppo riprendere drammaticamente il sopravvento.















