Colazione con il Bue e l’Asinello – 22 Dicembre

Alla vigilia del Natale terminiamo questo anno di attività con un incontro conviviale e una chiacchierata sulle due popolarissime figure di complemento del presepe. Hanno molto da raccontarci, soprattutto l’asino, se non altro perché Gesù da grande usò proprio un asino per entrare a Gerusalemme…
Se cercate nei vangeli sinottici e nel vangelo di Giovanni non li trovate. Per capire come sono entrati a far parte del nostro orizzonte natalizio bisogna invece leggere i vangeli apocrifi che descrivono la loro presenza, affettuosa a quel che sembra, presso il Bambino. Nelle immagini, di arte alta o popolare, hanno sovente un’aria mansueta, devota, occhi languidi (entrambi gli animali hanno effettivamente occhi languidi).
Tuttavia a volte, a partire dal Medioevo, in alcune immagini – scolpite o dipinte – ora l’uno ora l’altro neghittosamente tirano con la bocca il lenzuolino steso sulla mangiatoia su cui riposa il sacro Bambino. A volte si distraggono dal pio compito di riscaldare Gesù e si mettono a tirare giù del fieno da una mangiatoia sospesa. Addirittura l’asino raglia e non è proprio bello a vedersi …
Tutte queste varianti hanno un senso e rimandano a un fitto mondo di osservazioni e commenti su questo evento così importante per il mondo cristiano. Inutile dire che i Padri della Chiesa hanno fatto del loro meglio per aggrovigliare la matassa dei significati simbolici, ma anche i moderni esegeti non sono stati da meno. Con l’aiuto di una scelta di immagini (Tiziano, Tintoretto, Veronese, ma anche Giotto e Gentile da Fabriano) vedremo di scoprirne qualcuno.

A cura di Rossella Faraglia
Costo: € 10,00
Appuntamento: ore 10:00, Studio Campo Boario, Via del Campo Boario, 4/A

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