
“La malattia, la follia e la morte sono stati gli angeli neri che hanno vegliato sulla mia culla e mi hanno accompagnato tutta la vita“: una vita segnata dal dolore, un dolore che non riuscì mai però ad inaridirla. Munch è il pittore dell’espressione, del magma interiore che si fa arte, dell’esistenza privata che si fa dramma esistenziale: questa trasmutazione alchemica della sofferenza sarà la protagonista della mostra a Palazzo Bonaparte che, a distanza di oltre 20 anni dall’ultima mostra dedicata a Munch a Roma, celebra il grande artista norvegese con oltre 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo.
- A cura di: Federica di Folco
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