La mostra, allestita in una delle sedi museali più affascinanti del mondo, ruota attorno al ritrovato dipinto di Reni Danza campestre (1605 circa), che da un anno è tornato a far parte della collezione del museo.
Appartenente alla collezione del cardinale Scipione Borghese, citato negli antichi inventari sin dall’inizio del Seicento, venduto nell’Ottocento, prima disperso, e poi ricomparso nel 2008 sul mercato antiquario londinese come anonimo bolognese, l’opera, dopo le opportune verifiche attributive, è stata riacquistata dalla Galleria nel 2020.
Oltre a ricucire le trame dell’originale collezione, la sua presenza nelle sale della pinacoteca accanto agli altri dipinti sottolinea la fondamentale importanza della committenza Borghese per Guido Reni e offre l’opportunità di riflettere sul rapporto dell’artista con la pittura di paesaggio, vista come aspetto secondario della carriera dell’artista fino alla riscoperta dell’opera.
- A cura di: Federica Di Folco