La visita al Macro vuole essere una sorta di introduzione al più sperimentale e internazionale dei musei romani. Nell’attuale veste forse ancora poco conosciuta, il centro di arte contemporanea della Capitale si imposta sul modello delle Kunsthalle d’oltralpe, non offrendosi più come “museo” in senso tradizionale ma come “rivista specialistica” in cui ogni stanza e ogni spazio diventano sezioni di approfondimento su un particolare tema. Scopriremo così un approfondimento sul graphic designer internazionale del momento, un’area dedicata alla sound art, approfondimenti su singoli artisti, oltre alle due sezioni principali dedicate alla “rubrica” dei giovani artisti italiani e alla grande mostra di uno dei massimi artisti Italiani del secondo Novecento, tra i fondatori dell’Arte Povera, Emilio Prini, considerata dalla critica la mostra “da vedere” in questo inverno romano.
- A cura di: Matteo Piccioni